FAVE  un antico legume

Le fave, già coltivate nell’età del bronzo, appartengono alla famiglia delle fabaceae (vicia faba).

In Italia e in Spagna sono molto coltivate e consumate, soprattutto al sud. Come tutti i legumi anche le fave contengono tutti i nutrimenti di base quali: carboidrati, proteine e grassi vegetali,  vitamine A e K oltre ai folati e sali minerali quali fosforo, ferro e potassio.

La primavera è la stagione della raccolta, un baccello lucido, duro, croccante e di un verde brillante è la prova della freschezza, attenzione perché si deteriorano in fretta, quindi sgranatele subito per consumarle fresche.

Se non avete tempo riponetele in un sacchetto di carta, con il baccello, in frigorifero ma solo per pochissimi giorni.

Come possiamo gustarle dopo aver tolto il baccello:

crude: aggiunte alle più fantasiose insalate;

lessate: cuocete al vapore oppure in acqua bollente, da gustare dopo averle condite;

in pentola: con un soffritto di cipolla, aggiungete le fave crude, coprite con acqua e portate a cottura.

Se vi piacciono più saporite aggiungete del pecorino a scaglie, regolate di sale e un filo di olio extra vergine di oliva e prezzemolo tritato; per un piatto più ricco sostituite il pecorino con funghi e  gamberoni sfumando con vino bianco secco, come nella foto.

zuppa: aggiunte ad un mix di verdure di vostro gradimento

A Roma il 1° maggio c’è la tradizione di gustare le fave fresche. Crostini di buon pane abbrustolito, a cui vengono aggiunte le fave condite con cipollotto tagliato fine, olio, sale, pepe e formaggio pecorino a scagliette. La dolcezza delle fave si abbina molto bene alla sapidità del pecorino e all’aroma del pane, un trio di ingredienti vincenti presenti sulle tavole da quasi 2000 anni.

Un rito per augurarsi di trascorrere al meglio il periodo della semina in campagna.

Alla prossima settimana con sempre nuovi argomenti.

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Un caro e naturalmente delizioso arrivederci al prossimo Blog,  Rossella