GRANI ANTICHI e … grani moderni (1^parte)
Che bello!
CIAO, anche oggi con te per condividere il mio Blog
Il frumento ha compiuto assieme all’uomo un lungo processo evolutivo, partendo dalle prime specie domesticate, Monococco, Dicocco e Spelta, passando per le varietà tradizionali locali, frutto di selezione massale, tra cui la Russulidda, la Ianculidda, la Carosella e la Saragolla, fino ad arrivare alle varietà più moderne, risultato di ibridazione indotte, come l’Ardito, il Virgilio o il Senatore Cappelli.
BIODIVERSITA’ UN TESORO DA TUTELARE
La biodiversità è la variabilità tra le specie, ma anche tra gli organismi all’interno della stessa specie. In particolare, la biodiversità alimentare e agricola è rappresentata da tutte le specie e le cultivar che supportano il nostro sistema alimentare, includendo forme di vita vegetali e animali, selvatiche e domestiche.
SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
Fornire cibo sicuro e nutriente alla crescente popolazione mondiale pone molte sfide. Tra le più delicate c’è il bisogno di incrementare a livello globale la produzione di cibo, senza danneggiare la capacità mondiale delle terre emerse, dei mari e dei corpi idrici superficiali, rispondendo ai bisogni delle future generazioni.
IL FRUMENTO, STORIA DI UN’ EVOLUZIONE
Il termine cereale deriva dalla divinità romana Cerere, dea materna della terra e della fertilità, nume tutelare dei raccolti. La maggior parte di essi appartiene alla famiglia delle Graminacee, la più ricca tra le famiglie botaniche. Ogni continente ha i suoi cereali di riferimento, ma il cereale per eccellenza, da sempre coltivato nell’Europa mediterranea, insieme all’orzo è il frumento o più comunemente chiamato grano. Per millenni i cereali e l’uomo hanno percorso un cammino parallelo, che ha caratterizzato l’evoluzione di entrambi. Durante la fase di domesticazione del frumento, gli agricoltori stessi praticavano una selezione genetica, scegliendo, a partire da popolazioni selvatiche, le varietà più produttive e con caratteristiche vantaggiose ai fini della coltivazione.
E’ dalle specie selvatiche, infatti, che hanno avuto origine le attuali specie coltivate. Primo fra tutti il farro piccolo, T. monococcum, probabilmente la prima specie del genere Triticum ad essere domesticata 10.000-12.000 anni fa. Dall’unione di questo e di altre specie selvatiche, domesticata dall’uomo nasce il farro medio coltivato o T. dicoccum. Successivamente avvenne un secondo evento spontaneo che diede origine alla specie T. Spelta, chiamata anche farro grande.
Alcune mutazioni naturali hanno portato poi a cambiamenti nelle spighe nel farro medio e grande, passando da frumenti vestiti a nudi, rappresentati principalmente dal T. durum o grano duro al T. vulgare o grano tenero.
Con le informazioni di questo post ho voluto spiegarvi il primo frumento di cui abbiamo traccia storica e del quale fortunatamente possiamo approvvigionarci grazie ad agricoltori etici che lo coltivano con tanta passione.
Nel prossimo post approfondirò l’evoluzione dai grani antichi ai grani moderni.
N.B. ringrazio il dott. Antonio Pellegrino per avermi concesso la possibilità di divulgare queste informazioni grazie alla ricerca di cui ha partecipato assieme ad altri studiosi di varie Università italiane.
Un caro e naturalmente delizioso arrivederci al prossimo Blog. Rossella