IL  PALIO  DEL  GRANO

Non ci siamo persi nemmeno l’opportunità di essere presenti alla rievocazione storica il “Palio del grano” a Caselle in Pittari, zona a vocazione cerealicola, dove gruppi di ragazzi ogni anno si sfidano, raccogliendo a mano il grano dorato.

Le donne del paese per l’occasione hanno impastato e cucinato il pane nei  forni a legna delle varie contrade, come era consuetudine un tempo. Oggi tutto è cambiato e la panificazione si ripete solo per l’arrivo dei parenti emigrati in segno di accoglienza e ricordo dei tempi passati e nel desiderio di riassaporare i sapori autentici.

Entusiasmante la partecipazione di dieci maestri panificatori provenienti da varie regioni d’Italia tra i quali una coppia di chef stellati di un ristorante famoso di Paestum i quali, fermi dall’attività lavorativa per la pandemia, hanno voluto imparare a produrre pane con grani antichi e pasta madre da proporre nel loro locale.

Ogni panificatore ha spiegato la personale storia e il motivo delle scelte. Spettacolare la dimostrazione della loro personale tecnica per la formazione della pezzatura di pane.

TECNICA e COSTANZA  per un  OTTIMO PANE

Le testimonianze dei panificatori e delle loro innumerevoli prove, anche di anni, hanno molto confortato le nostre positive sperimentazioni, con la consapevolezza che, sicuramente è necessario avere solide basi di conoscenze teoriche ma è altrettanto importante panificare con costanza per acquisire la giusta manualità e testare le innumerevoli varianti.

CIBO  VERITA’

Il motore delle scelte di questi straordinari artigiani, sono stati i più svariati: cibo verità, profumo e sapore autentico del pane, la rusticità, il ricordo del pane delle mamme, un pane a basso indice glicemico, gli innumerevoli vantaggi nutrizionali, il valore in termini di benessere della pasta madre, la durata del prodotto al fine di evitare lo spreco e l’eventuale riutilizzo.

Una giornata ricca di allegria, con la partecipazione di 50 studenti universitari anche internazionali organizzata dalla rete “Semi rurali”.

Oltre al nutrito gruppo, siamo stati in compagnia dei nostri carissimi amici Silvana e Angelo, degustando tutti assieme, seduti sulle balle di paglie, un tipico pasto preparato con amore dalle donne cilentane del paese.

Nel prossimo blog vi racconterò l’intervento del famoso antropologo Vito Teti che ci ha lasciato senza parole…

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Un caro e naturalmente delizioso arrivederci al prossimo Blog, da Rossella