“IL RITO del PANE”
Il “pane” nei territori cilentani ha una profonda cultura e c’è il desiderio di riportarla alla luce da esperti e grandi appassionati al fine di non perdere un patrimonio di tale importanza.
Queste terre hanno una lunga tradizione cerealicola e molti agricoltori coltivano i grani antichi.
Il primo corso a cui abbiamo partecipato aveva il titolo il “rito del pane”.
I nostri straordinari Maestri
I nostri insegnanti sono stati, Antonio Pellegrino maestro panificatore e Cristian Santomauro maestro pizzaiolo, il quale nel suo meraviglioso locale propone “l’Ammaccata”, l’antica pizza cilentana.
Una giornata veramente importante, nella quale abbiamo potuto capire quanti aspetti coinvolgeva il pane nella società. Antonio ci ha raccontato che il pane era un rito rivelato, senza segreti, perché preparare il pane non era mai un fatto privato ma significava “comunità”. La preparazione del pane era condivisione, ogni persona partecipava portando: pasta madre, farina, legna, l’utilizzo del forno… Con la prima fuocata si testava la temperatura, infornando focacce e pizze, distribuite poi a tutti i partecipanti in segno di riconoscenza. La seconda infornata era per il pane e anche quest’ultimo veniva distribuito in una “economia di condivisione”. Il pane aveva necessità di riposare un giorno prima del consumo.
Il lavoro di preparazione era riservato alle donne, nonostante la fatica di impastare molti chili di farina nell’apposita madia in legno. La massa di impasto variava a seconda del numero dei componenti della famiglia, alcuni panificavano settimanalmente, altri ogni quindici giorni, oppure ogni mese. Il pane veniva conservato a lungo, quando era fresco lo usavano affettato da accompagnare con altri alimenti ed era comodo da portare in campagna nelle lunghe giornate di lavoro, man mano che diventava più secco lo usavano inzuppato nei brodi o nel latte, sicuramente non veniva mai buttato, era un bene troppo buono e prezioso!
“pane e figli 100 mischigli”
Il corso si è svolto in una tipica casa di corte a Pollica, utilizzando il forno a legna del 1700 appositamente riacceso per l’occasione. Al termine ci siamo ritrovati nel magico giardino del B&B “ Il Cortile” di Mario Di Filippo, per degustare il pane e la pizza panificati con i grani antichi accompagnati dai tipici prodotti locali, in allegra compagnia. Una giornata intensa, ricca di significati e validissimi insegnamenti.
Pasta Madre tradizione millenaria
Siamo rientrati a casa inebriati da quei racconti, una società che abbiamo rifiutato per rincorrere la modernità ma della quale abbiamo perduto un patrimonio enorme di cultura, saperi, valori, solidarietà, condivisione e comunità.
Stringevo tra le mie mani il prezioso vasetto di pasta madre con la farina di grani antichi e il forte desiderio di rinfrescarla per poter panificare rivivendo il racconto di quel magico rito.
Nel prossimo blog la nostra entusiasmante partecipazione alla “festa del grano”.
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Un caro e naturalmente delizioso arrivederci al prossimo Blog, da Rossella